domenica 12 luglio 2009

Recensione della mostra "I hope I die before I get old" su Viveur Magazine

Una mostra celebra l’estetica rock con le opere di sei artisti under 30. LUCERA Oggi sembrerebbero scontate, ma immaginate che effetto dovevano fare nel 1965 le parole della canzone My Generation degli Who: “I hope I die before I get old”, spero di morire prima di diventare vecchio. C’era tutta la rabbia della contestazione giovanile, la morte non faceva paura, il rock celebrava le sue icone che si spegnevano con le proprie mani pur di consegnarsi alla leggenda eternamente giovani, eternamente forti. Oggi, I hope I die before I get old è il titolo di una mostra collettiva di arte contemporanea ospitata dalla Masseria Sant’Agapito (contrada Santa Caterina di Ripatetta, in località San Giusto, sulla strada provinciale per Vaccarella, nei pressi di Lucera). La curatrice della mostra Annalisa Mentana ha invitato sei artisti, tutti rigorosamente under 30, per “un inno alla morte non fine a se stesso, ma piuttosto con il desiderio di esorcizzarla e deriderla, la volontà di buttarsi a capofitto nella vita, anche a costo di bruciarla in un’unica fiammata”. Hanno risposto all’invito sei creativi di casa nostra. Pierpaolo Febbo “intervista” suicidi eccellenti come Nick Drake, Elliott Smith e Dennes Boon dei Minutemen e permette loro di descrivere il modo in cui sono passati dalla vita alla morte. Laura Lamoratta cita gli autoscatti adolescenziali, Dario Molinaro riflette sulla condizione di bambini divenuti ormai grandi senza aver assaporato nemmeno per un istante l’infanzia. Elbluo, nickname di Giacomo Bagnara, rappresenta soggetti dalle bocche serrate: i più attenti sapranno riconoscere le stelle più luminose del rock. Cosimo Piediscalzi riesce a dire qualcosa di nuovo sul tema dell’autoritratto, mentre Raffaele Siniscalco isola i primi versi della canzone degli Who per mettere in contrasto rosso e nero, il “noi” e il “loro”. La mostra verrà inaugurata alle 19.00 di venerdì 17 luglio e resterà aperta fino al 6 settembre, e potrà essere visitata tutti i giorni, dalle 17.00 alle 23.00. L’ingresso è libero. Proprio come il rock. i: www.masseriasantagapito.it

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